OBIETTIVO

Il dpr 380/2011 si pone come testo unico di indirizzo alle Regioni e ai Comuni affinché, nell’ambito delle rispettive competenze e autonomie, si organizzino al fine di gestire lo sviluppo e il controllo urbanistico ed edificatorio del territorio. L’individuazione del Comune quale ente primario cui compete tale attività, implica una sempre crescente necessità di specifiche conoscenze e responsabilità da parte dei diversi uffici comunali competenti.
1^ parte. La normativa statale in materia di controllo dell’attività urbanistico–edilizia impone la necessità di rileggere le varie tipologie di interventi edilizi, in ragione anche delle competenze regionali, che si pongono in modo sostitutivo a ogni eventuale indicazione riportata nei regolamenti edilizi.
La stessa normativa introduce una serie di soggetti concorrenti nella gestione e nel controllo urbanistico–edilizio del territorio.
2^ parte. Introduce il coordinamento tra i diversi soggetti concorrenti all’istruttoria e alla vigilanza urbanistico–edilizia.
A tale proposito il testo unico ha ridefinito le competenze introducendo sostanziali modifiche e comunque certezze rispetto la precedente normativa accertativa.

PROGRAMMA

1^ PARTE

INTRODUZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO.
La nuova disciplina: riflessi operativi sull’attività urbanistica ed edificatoria del territorio. La competenza regionale e la competenza Comunale. Lo strumento di pianificazione urbanistica e relativi atti esecutivi.

GLI ATTI FORMALI.
La CIA, la SCIA, la DIA ed il permesso di costruire.

LE TIPOLOGIE DEGLI INTERVENTI EDIFICATORI.
L’attività di controllo in relazione: alle nuove definizioni degli interventi edificatori. Alla tutela di vincoli ambientali o di altro tipo. All’edificazione in zone sismiche. All’agibilità degli immobili. Al cambio di destinazione >