ADEMPIMENTI PER LA POLIZIA LOCALE A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DELL’AI-ACT (Regolamento Europeo 2024/1689)
Corso di formazione per operatori della Polizia Locale
Docente: SERGIO BEDESSI – Formatore, Presidente CEDUS (Centro Documentazione Sicurezza Urbana e Polizia Locale), già comandante di Polizia locale
Infopol ha il piacere di segnalare il corso di formazione per gli operatori della Polizia Locale sulla "ADEMPIMENTI PER LA POLIZIA LOCALE A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DELL’AI-ACT (Regolamento Europeo 2024/1689)". Docente: Sergio Bedessi
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DATACITTA'PREZZOPROMOZIONE
lunedì 20 gennaio 2025nessunaDettagliNon disponibile
Sede:
Orario: dalle ore 9.30 alle ore 13.30
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lunedì 20 gennaio 2025Dettagli€ guarda tabella prezziNon disponibile
lunedì 20 gennaio 2025Dettagli€ 75 (+ iva per i privati - esente iva per la PA)Non disponibile

ADEMPIMENTI PER LA POLIZIA LOCALE
A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DELL’AI-ACT (Regolamento Europeo 2024/1689)

 

OBIETTIVO

In vista della prima scadenza (febbraio 2025) degli obblighi dell’AI-ACT, lo scopo del corso è quello di mettere in condizione i partecipanti di poter effettuare un’analisi dei sistemi di videosorveglianza urbana e degli altri sistemi che utilizzano intelligenza artificiale in uso presso il proprio comando, con una prima valutazione sul rispetto della norma AI-ACT, provvedendo quindi alla redazione degli atti necessari, anche con riferimento alla tematica della privacy.
 

PREMESSA

Le Polizie Locali che utilizzano videosorveglianza urbana, bodycam, droni, e altre tecnologie che usano intelligenza artificiale sono tenute al rispetto delle norme del Regolamento EU 2024/1689 pena pesantissime sanzioni

PROGRAMMA

A seguito dell’entrata in vigore (2 agosto 2024) dell’AI-ACT, Regolamento EU 2024/1689, del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale, tutti gli utilizzatori (deployer) di sistemi che utilizzano sistemi di intelligenza artificiale sono soggetti a una serie di obblighi, fra i quali:
- obblighi di formazione per i propri dipendenti;
- obblighi di informazione per l’utenza;
- obblighi di trasparenza.
Tali obblighi divengono ancor più stringenti in caso di utilizzazione di sistemi di AI (AI – artificial intelligence – intelligenza artificiale) ad alto rischio, come possono essere i sistemi di videosorveglianza urbana quando implementano funzioni particolari, quali l’individuazione di determinati movimenti.
Lo scopo del provvedimento normativo europeo è quello di garantire che l’intelligenza artificiale venga sviluppata e utilizzata, in tutte le fasi, in modo responsabile ed eticamente corretto, oltre che sicuro, disciplinando l’uso dei sistemi di AI per finalità generali, di quelli di uso specifico, infine, di quelli ad alto rischio.
Tenuto conto che la Polizia Locale utilizza molte tecnologie sulle quali sono implementati software che usano AI, fra le quali:
- videosorveglianza cittadina;
- altri >
strumenti di videsorveglianza;
- varchi ZTL e altre strumentazioni che utilizzano comunque telecamere (es. strumenti di controllo del passaggio con il rosso);
- bodycam;
- dashcam;
- APR (UAV – “droni”).
È necessario che i comandanti e le figure di riferimento all’interno dell’organo di polizia locale provvedano a quanto previsto dalla nuova normativa europea, la quale prevede anche pesanti sanzioni (art. 99 – AI-ACT):
- fino a 35 milioni di euro per l’utilizzazione di applicazioni di AI vietate;
- fino a 15 milioni di euro per la violazione di altri obblighi;
- fino a 7,5 milioni di euro per aver fornito informazioni inesatte.
In particolare, la norma europea prevede:
- predisposizione di un’analisi dei rischi e di una valutazione di impatto;
- conformità alle istruzioni d’uso;
- obblighi di trasparenza;
- obbligo di informazione sul luogo di lavoro;
- obblighi in caso di rischi emergenti;
- identificazione di eventuali contenuti generati artificialmente;
- controllo dei dati di input per l’apprendimento;
- sorveglianza umana;
- in caso di uso di sistemi ad alto rischio assicurazione che il sistema risulta registrato nella banca dati europea AI;
- obbligo di monitoraggio continuo;
- obbligo di notifica di incidenti gravi;
- - conservazione dei log per almeno sei mesi.
Chi si occupa inoltre delle strumentazioni di videosorveglianza e delle altre tecnologie che possono usare intelligenza artificiale dovrà tener conto che vi sono attività vietate dall’AI-ACT, fra queste:
- analisi di dati biometrici sensibili;
- scraping non mirato di immagini;
- riconoscimento delle emozioni;
- polizia predittiva in determinati casi;
Altre, come l'uso di sistemi di identificazione biometrica remota in tempo reale in spazi accessibili al pubblico a fini di attività di contrasto, limitate a casi particolari.
Infine, è da tenere presente che, come dimostrano i recenti casi di Trento e Torino, l’introduzione di tecnologie di sorveglianza basate su IA può facilmente entrare in conflitto con la normativa europea e italiana concernente la privacy, con conseguenti responsabilità, di vario tipo.





TEST DI VALUTAZIONE FINALE
Si ricorda di aggiungere 2,00 euro per il bollo virtuale


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